Il trasporto dei rifiuti è regolato dal Codice dell’ambiente, redatto con il D.Lgs 152/2006 e recentemente aggiornato dal D.L. 22/2021.
Iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali
Le imprese che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei rifiuti, secondo il Codice dell’ambiente, devono effettuare l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali.
L’obbligo di iscrizione sussiste anche per le imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti; per quelle che effettuano la raccolta e il trasporto dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Decreto del ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i ministri dello Sviluppo economico e della Salute, n. 65/2010) e per quelle che effettuano attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi costituiti da metalli ferrosi e non ferrosi. In questi casi sono previste procedure di iscrizione semplificate.
L’iscrizione a tale albo affianca quella all’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi, disciplinato dalla legge n. 298/1974.
I requisiti previsti per l’iscrizione all’albo degli autotrasportatori (onorabilità, capacità finanziaria, idoneità professionale), per l’iscrizione all’albo dei gestori ambientali devono essere integrati con:
- i requisiti di idoneità tecnica per mezzi, attrezzature e dipendenti, che devono essere dimostrati con apposite certificazioni;
- l’attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto in relazione al tipo di rifiuti da trasportare, redatta dal responsabile tecnico dell’impresa o dell’ente che effettua attività di raccolta e trasporto dei rifiuti su strada.
Formulario di identificazione (Fir)
Secondo quanto previsto dall’art. 193 del Codice ambientale, il trasporto dei rifiuti deve essere accompagnato dal formulario di identificazione in cui devono essere indicati:
- nome ed indirizzo del produttore e del detentore;
- origine, tipologia e quantità del rifiuto;
- impianto di destinazione;
- data e percorso dell’istradamento;
- nome ed indirizzo del destinatario.
Il formulario deve essere redatto dal produttore o detentore dei rifiuti in quattro copie (una per il produttore, due per il trasportatore, una per il destinatario) e poi essere controfirmato dal trasportatore. Anche il destinatario deve apporre la propria firma sulla sua copia e sue quelle del trasportatore.
Nella compilazione del Fir ogni operatore è responsabile delle informazioni inserite e sottoscritte nella parte di propria competenza. Il trasportatore non è responsabile per quanto indicato nel formulario di identificazione dal produttore o dal detentore dei rifiuti e per le eventuali difformità tra la descrizione dei rifiuti e la loro effettiva natura e consistenza, fatta eccezione per le difformità riscontrabili in base alla comune diligenza.
Il Fir, inoltre, non deve essere realizzato quando il trasporto si riferisce:
- ai rifiuti urbani ed è effettuato dal soggetto che gestisce il servizio pubblico;
- ai trasporti di rifiuti non pericolosi effettuati dal produttore dei rifiuti stessi, in modo occasionale e saltuario (non oltre le 5 volte in un anno, non più di 30 Kg o 30 l a volta);
- al trasporto di rifiuti speciali previsti dall’art. 184, comma 3, lett. a), effettuato dal produttore dei rifiuti stessi in modo occasionale e saltuario e finalizzato al conferimento al gestore del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani con il quale sia stata stipulata una convenzione, purché tali rifiuti non eccedano le quantità di trenta chilogrammi o di trenta litri.
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